Ada Lovelace: la madre della programmazione

Ada Lovelace prima programmatrice della storia

Ciao ragazze :),
oggi spero di potervi dare la carica raccontandovi la storia di chi ha dato vita alla programmazione.
Per quanto assurdo possa sembrare, per alcune di voi, il primo programmatore della storia è stata una DONNA! Già, hai capito bene. L'arte di programmare gli elaboratori è proprio opera di una donna, alla faccia di chi pensa che certe cose siano robe da uomini.
La donna in questione era una nobile, matematica londinese di nome Ada Lovelace.

Scopriamo qualcosa in più su di lei.

Chi è Ada Lovelace?

Ada Lovelace (Augusta Ada Byron) nasce nel 1815, da Lord Byron, e Anne Isabella Milbanke. A causa delle divergenze tra i suoi genitori, Ada Lovelace, fu abbandonata da sua madre, subito dopo la separazione dal padre. Nel 1829, a causa del morbillo, rimase paralizzata e costretta a rimanere a letto per quasi un anno. Solo nel 1831 tornò a camminare con l’aiuto di grucce.
Fin da subito volle seguire le orme materne, che era una matematica, cimentandosi nello studio delle materie scientifiche, per paura di finire a scrivere poesie come suo padre.

Fu seguita, nello studio, dai più grandi matematici del tempo, Mary Somerville, grazie alla quale apprese i principi fondamentali della scienza ed in seguito ebbe come tutor il matematico Augustus De Morgan, che la introdusse ad un livello più avanzato di algebra, logica e analisi. Un fatto, ai suoi tempi, molto inconsueto per una donna

Nel 1833, ebbe il piacere di incontrare il padre della macchina differenziale: il matematico Charles Babbage.

Nel 1835 si sposò ed ebbe tre figli, ma la vita coniugale non le impedì di proseguire i suoi studi. Non volle abbandonare la sua passione per la matematica tanto che, affascinata dall'invenzione di Babbage, decise di approfondire la questione dedicandosi allo studio dei metodi di calcolo realizzabili con la macchina differenziale e quella analitica. Babbage rimase colpito dalla sua intelligenza ed abilità, tanto da soprannominarla l'incantatrice dei numeri.

La vita da studiosa di Ada Lovelace, però non finisce qui! E' ancora molto ricca di avventure e colpi di scena. Vediamo cos'altro ha combinato nel corso della sua vita, che seppure breve è stata abbastanza intensa.

L'inizio dell'invenzione della programmazione

Poichè Babbage ammirava le qualità intellettive di Ada Lovelace, nel 1842, decise di chiederle di tradurre in inglese il saggio scritto da Luigi Federico Menabrea (ingegnere italiano e futuro primo ministro del Regno d’Italia) e di aggiungere qualche nota. Nel giro di pochi mesi e quindi tra il 1842 e il 1843, Ada, tradusse e commentò il materiale con molta accuratezza, tanto da ampliarlo in maniera corposa, passando da uno scritto di 20 pagine ad uno scritto di 50 pagine.

Cavolino, sta donna era un fenomeno! Ebbene si, lo era. Anche noi possiamo esserlo, basta lasciarsi ispirare da donne come Ada Lovelace! Ma vabbè oh, ma quando arriva la parte in cui ha inventato sta benedetta programmazione? Tutto molto bello, ma non è che ci interessa più di tanto la vita di Ada Lovelace!
Avete ragione su questo, ma conoscere la vita di una donna che ha fatto storia è importante! Prometto che non mi dilungherò ancora molto, ma continuate a leggere ancora qualche riga e arriviamo al dunque. Questa donna, la merita eccome un pò di attenzione, non credete? Se sto scrivendo questo articolo è anche grazie ai suoi studi!

Dove eravamo rimaste?..ah si!!!
Il lavoro che aveva svolto su quel saggio fu apprezzato dallo stesso Menabrea, infatti la spinse a integrare le sue annotazioni nella pubblicazione. Nel suo articolo, pubblicato nel 1843, Ada Lovelace descrive tale macchina come uno strumento programmabile e prefigurava il concetto di intelligenza artificiale, spingendosi ad affermare che la macchina analitica sarebbe stata cruciale per il futuro della scienza, anche se non riteneva che potesse divenire pensante come gli esseri umani.

Purtroppo, la nostra cara Ada Lovelace, si è ammalata molto giovane, all'età di 36 anni fu colpita da un cancro e passò il suo ultimo anno di vita controllata da sua madre che le tenne lontano da amici e confidenti. Morì il 27 Novembre del 1852 e fu seppellita accanto al padre, come da lei richiesto.

Conclusioni

Ada Lovelace è stata ed è ancora una donna di fondamentale importanza per l'ambiente informatico, perchè ciò che abbiamo oggi lo dobbiamo solo ai suoi studi. Non era un genio, era semplicemente una donna che si è appassionata ad una scienza, la matematica, da cui poi è nato tutto il resto. Lei non sapeva di essere appassionata di matematica, nessuno lo sa finchè non ci prova.

Col tempo, è stato ideato il linguaggio di programmazione Ada, il cui sviluppo è stato finanziato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, è così chiamato in suo onore.

Ciò che rende speciale questa donna, non è solamente il fatto che abbia inventato la programmazione, ma è anche il fatto che si sia cimentata nello studio di qualcosa, che a quei tempi, era estremamente insolito per una donna. Se oggi ci sono tante convinzioni, come quella che la matematica, la scienza e la tecnologia siano robe da uomini, vi lascio immaginare a quei tempi quale fosse la situazione.
Ma già all'epoca esistevano donne che si battevano per il GENDER GAP ed Ada Lovelace ne è la dimostrazione!!

Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti 🙂

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2 thoughts on “Ada Lovelace: la madre della programmazione”

  1. Bellissimo articolo! Grazie per quello che hai condiviso. Conoscere la storia di donne che hanno contribuito al cambiamento e all’innovazione tecnologica riempie il cuore di gioia 💪

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